Negli ultimi anni si è verificato un notevole incremento dei casi di allergia alimentare nei bambini e negli adolescenti. Oggi rappresentano infatti la fascia maggiormente colpita dai sintomi a causa dell'interazione tra predisposizione genetica personale e inquinamento ambientale. La sensibilizzazione ad antigeni alimentari e la possibilità di sviluppare un'allergia alimentare nei bambini si può verificare anche attraverso il latte materno o durante lo svezzamento.
Come si manifesta una allergia alimentare?
Possono essere classificate come allergia alimentare tutte le manifestazioni allergiche, come quelle cutanee, respiratorie, oculari, ecc., che avvengono dopo l’assunzione di determinati alimenti. Queste allergie sono dovute all’errata risposta del sistema immunitario che identifica come “pericolose” alcuni tipi di sostanze (o allergeni) presenti nel cibo.
Le immunoglobuline E (IgE) sono anticorpi deputati al difendere l’organismo dai virus e dai parassiti. Quando vengono prodotte dal sistema immunitario, a seguito di una reazione allergica, liberano sostanze come l’istamina che provoca un aumento dell’infiammazione generale. Si può affermare che la gran parte degli allergeni alimentari è rappresentata dalle proteine, ma esistono anche piccole molecole non proteiche che possono essere trasformate in antigeni se vengono riconosciute in maniera errata dal sistema immunitario.
Allergia alimentare nei bambini
Le allergie alimentari in età pediatrica sono molto frequenti a causa dell’immaturità del sistema immunitario a livello intestinale. Infatti, tale situazione può predisporre più facilmente al passaggio di molecole alimentari attraverso la mucosa intestinale e al loro riconoscimento come allergeni, con conseguente reazione allergica.
Quando l’apparato gastroenterico dei bambini matura è in grado di dare una risposta contro gli allergeni, tanto che tra i 5 e 8 anni i sintomi allergici nei bambini si attenuano o si risolvono del tutto. Tale tolleranza può però verificarsi solo in riferimento a determinate categorie alimentari come latte, uova, soia e frumento. Di contro, un bambino con spiccata reattività a noci, nocciole e arachidi resterà probabilmente allergico a tali alimenti per tutta la vita.
I più comuni disturbi derivanti dalle allergie alimentare, soprattutto nei più piccoli, sono prurito, congestione, orticaria, eczema, psoriasi, coliche intestinali, diarrea.
Dieta raccomandata per bambini e adolescenti
È importante che la dieta alimentare per bambini e adolescenti con allergie alimentari conclamate venga prescritta e monitorata congiuntamente con uno specialista per evitare carenze nutrizionali.
I bambini che soffrono di gravi allergie alimentari devono fare attenzione ad alcuni alimenti come: uova, latte (se allergici alle caseine), crostacei, nocciole, arachidi, cioccolato, fragole, soia, pere, banana, kiwi, etc. Si tratta di alimenti con un alto potere allergizzante. Per tale ragione, a seguito di opportuni test diagnostici, questi alimenti possono essere ridotti o eliminati dalla dieta dell’adolescente.
Inoltre, bisogna tenere in considerazione le cross-reattività. Infatti, esiste la possibilità che la sensibilizzazione ad alcuni frutti e vegetali sia associata alla sensibilizzazione ad altri alimenti appartenenti alla stessa famiglia. Pertanto, un’allergia ad esempio alle betulle comporta di conseguenza una maggiore reattività a mele, pesche, carote; o ancora, l’allergia alle graminacee può portare sintomi verso i cereali che contengono frumento, come segale, orzo e grano.
Consigli da seguire per una dieta corretta
- Leggere sempre attentamente le etichette degli alimenti confezionati
- Seguire le indicazioni fornite dallo specialista
- Prestare attenzione nella preparazione del cibo, nel caso di pasti fuori casa informarsi preventivamente per evitare di incorrere in spiacevoli conseguenze
- Fare attenzione alle vaccinazioni per i bambini allergici alle uova, in quanto alcuni vaccini come quello influenzale possono contenere tracce di proteine dell’uovo
- Monitorare l’andamento del peso e dell’altezza del bambino al fine di garantire un corretto accrescimento in relazione all’età
Come già detto, buona parte dei bambini allergici acquisisce spontaneamente la tolleranza a specifici alimenti. La reintroduzione deve avvenire ad ogni modo sotto costante controllo e con dosi a poco a poco crescenti, in modo da poter osservare l’insorgenza di eventuali reazioni e aiutare il corpo ad abituarsi all’alimento.
L’articolo a scopo meramente indicativo e informativo e non devono essere considerati sostitutivo delle indicazioni fornite da uno specialista.