L’istamina è un’importante sostanza chimica immunitaria che svolge un ruolo fondamentale nel nostro corpo. Oltre ad essere prodotta naturalmente dall’organismo, questa viene assunta anche attraverso gli alimenti consumati. In particolare questa è contenuta, in elevate quantità, nei cibi fermentati, invecchiati e trasformati. Di seguito troverete un esempio di dieta senza istamina.
Una quantità eccessiva di istamina potrebbe comportare per l’organismo difficoltà nella sua eliminazione dando così avvio a tutti quei fastidiosi sintomi allergici.
Seguire una dieta a basso contenuto di istamina può aiutare ad alleviare alcuni sintomi e può inoltre servire come strumento diagnostico. Limitare gli alimenti ricchi di istamina dalla dieta per diverse settimane (sotto la supervisione di uno specialista) e poi reintegrarli lentamente permette di determinare la propria tolleranza individuale ai cibi contenenti istamina.
Infatti, la tolleranza all’istamina varia significativamente da una persona all’altra. È importante quindi valutare attentamente quando si reintroduce nella propria dieta uno specifico alimento e analizzare eventualmente i sintomi.
ALIMENTI A BASSO CONTENUTO DI ISTAMINA
È difficile quantificare i livelli di istamina negli alimenti, questo perché il livello varia in base a come i cibi sono stati conservati e preparati. Inoltre è bene ricordare che la propria soglia di tolleranza all’istamina è unica e subirà variazioni nel tempo.
Gli alimenti indicati che hanno un basso livello di istamina includono la maggior parte dei prodotti freschi come: carne, alcuni pesci, i cereali, formaggi e la gran parte delle verdure sempre rigorosamente fresche.
ALIMENTI SENZA ISTAMINA
CARNE FRESCA
La cottura potrebbe influenzare i livelli di istamina soprattutto la frittura, aumenta il livello della stessa. Per mantenere un basso carico di istamina è bene scegliere carne fresca come manzo, pollo o tacchino e/o optare per un bollito.
PESCE FRESCO O CONGELATO
I livelli di istamina nel pesce dipendono dalla specie e dalla freschezza dello stesso. Questo accade perché l’istamina viene prodotta quando i batteri, presenti sulle squame, nelle branchie e nelle viscere del pesce, scompongono un amminoacido detto istidina. Alcuni pesci contengono livelli più alti di questo aminoacido rispetto ad altri. Proprio per tale ragione sgombri, aringhe e tonno generalmente sono da eliminare. I pesci che hanno un basso contenuto di istamina includono la passera di mare, la carpa, la trota e il nasello. È preferibile acquistare pesce fresco. Anche il pesce congelato può essere una buona alternativa, tenendo ben presente che i livelli di istamina inizieranno ad aumentare durante lo scongelamento.
CEREALI
I cereali, a parte alcune eccezioni, non contengono istamina. Tuttavia, prodotti a base di mais, segale, malto e, soprattutto, i prodotti lievitati la contengono. Attenti anche alle paste di legume (soprattutto se non decorticati) e ai prodotti a base di soia.
FORMAGGIO
Il formaggio prodotto con latte pastorizzato è considerato a minor rischio rispetto a quello prodotto con latte crudo. Le opzioni a basso contenuto di istamina sono il mascarpone, fiocchi di latte e ricotta, così come alcuni semplici formaggi molli. Inoltre meglio preferire formaggi senza additivi come addensanti o stabilizzanti.
VERDURE
Si trovano diverse verdure che non contengono istamina ad esempio: agretti, asparagi, barbabietole, bietole, borragine, carciofi, carote, catalogna, cavolo cappuccio, cetriolo, , cicoria, coste, crescione d'orto e d'acqua, fagiolini (cornetti), finocchi, indivia, lattuga (tutte le varietà), radicchio rosso, scalogno, scarola, sedano rapa e valeriana. Bisogna invece prestare attenzione all’assunzione di altre che contengono istamina, provocando i fastidiosi sintomi allergici, tra cui: spinaci, crauti, pomodori (compresi i suoi derivati: salsa, succo di pomodoro, ketchup, etc), melanzane e peperoni. Tra i contorni da evitare causa istamina ci sono anche le patate (compresa la fecola di patata) e i funghi.
Di seguito troverete un esempio di dieta a basso contenuto di istamina da scaricare.
Lo schema rappresenta un esempio non personalizzato di dieta a basso contenuto di istamina, ci sono quindi diverse stagionalità e non ha grammature.
Il consiglio è sempre quello di personalizzare il menù (con l’aiuto di uno specialista) in relazione alle proprie allergie.